Andrea

Era come maggio dopo l'inverno
Come vento fresco quando il caldo della mia ansia mi soffoca 
Come sole dopo la tempesta
Il vuoto e il pieno che colmavano ogni briciola della mia anima quasi in frantumi 

Era come l'acqua fresca quando hai così sete da non riuscire a parlare
Come quella coperta che ti scalda nelle fredde giornate d'inverno

Da quando hai messo i tuoi occhi castani un po' da adulto, un po' da bambino su di me
Non mi è più importato di tutte le piccolezze e leggerezze che fino a quel momento mi ferivano 
Non mi sono più importate le coincidenze, gli scontri... 

Hai regalato alla mia testa tormentata e piena di pensieri uno spicchio di luna così luminoso da illuminare ogni mio passo 

Una luna, che forse è anche più simpatica di me, no? 

Guardala
E non dirmi che ci sono le nuvole, perché io non ne vedo più nemmeno una. 

Guardala
E non dirmi mai che sei triste 
Perché non lo meriti 

Guardala ancora
Poi abbassa il naso e guarda in giù 
Ecco, lì potrei esserci io 
Che ti guardo come fosse la prima volte che ti vedo 

Te l'avevo detto 
C'è una luna bellissima stasera 
Fa caldo 
Va tutto bene 

Tu continua a guardarla 
Io mi perdo un po' fra le tue parentesi, virgole, curve, linee
Poi giuro che la smetto 
Ma intanto regalami ancora un po' di te 
Un po' di brividi con un briciolo di extraordinaria follia 

Il drink migliore che potessi ordinare 
Lo berrò pian piano 
Sentendone prima il profumo 
Poi il sapore sulle labbra 
E ne guesterò ogni goccia 

E quando finirà, se finirà 
Quando non sarai sicuro, quando avrai paura 

Sarà il momento giusto 
Per ordinare il secondo giro 

E poi a capo. 





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