Non ho paura

Non ho paura

Io non ho paura,
non ho paura quando mi guardi
dal ciglio della strada
mentre mi mangi con gli occhi.

Io non ho paura,
non ho paura quando mi chiami
con i soprannomi più insignificanti
dalla sedia del bar.

Io non ho paura,
non ho paura quando mi sorridi
quasi a volermi toccare,
sentire.

Io non ho paura,
non ho paura quando ti avvicini così,
così sicuro
e così squallido,
senza dignità.

Io non ho paura,
non ho paura quando mi segui con gli occhi,
quando talvolta mi fissi
quasi a volermi trascinare
dritto a te.

Non ho paura di te

La mia gonna non è un invito
e i miei tacchi non sono una provocazione.

Il mio rossetto non è un “baciami”
e i miei capelli non chiedono carezze,
da chiunque.

Il mio essere donna non è un “sì”

Il mio essere donna non è un “comunque va bene”

Il mio essere donna non è un “sono qui a prescindere”

Il mio essere donna non è una ricerca costante
di te.

Il mio essere donna è essere sin da piccola,
una mamma.

Il mio essere donna è essere sin da piccola,
una melodia,
così scorrevole e piacevole
solo per l’orecchio più fino.

Il mio essere donna è essere sin da piccola,
una rosa,
un fiore bello, imponente
a tratti pungente,
ma al tempo stesso non per tutti.
E forse, così delicato e forte
al contempo.

A te, uomo, va il mio grido
A te, chiedo umilmente tregua.

In ogni donna potrebbe esserci una madre,
una moglie,
una sorella,
una cugina,
una zia,
una cognata,
una nonna
e una figlia.

Pensaci prima di avvicinarti.

A tutte quelle vittime innocenti,
che per un “NO” hanno visto il peggio.
A tutte quelle vittime innocenti,
chiedo umilmente scusa, non da donna,
ma da essere umano.

Commenti

  1. Bella! Grande Martina... tema non facile ma doveroso da affrontare oggigiorno

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