Strasburgo, 9 ottobre 2021

Strasburgo, 9 ottobre 2021 

La verità è che tu mi manchi

E mi manchi come mi manca la musica al piano in queste sere in cui sei lontano e io non posso fare nulla per averti più vicino. 

Che poi, vicini non lo siamo mai stati davvero. 

La verità è che ci ho provato tante volte a dirti “basta”. A mettere un punto in questo piccolo/grande capitolo, ma non ci sono mai riuscita davvero. Non perché mi manchi la forza o il coraggio, semplicemente perché non riuscivo. E no, non ci riuscivo perché c’era sempre qualcosa che mi attirava verso te. 

C’erano giorni in cui mi spezzavo, giorni in cui sembrava che una lama affilata mi trafiggesse il petto. Ma non mollavo, e non mollavo perché sapevo che prima o poi sarebbe arrivato uno di quei giorni in cui tutto sarebbe stato di nuovo bello e sereno. Come se riuscissi a raccogliere e a ricomporre quei pezzi di cuore che si infrangevano a terra come vetro perché sapevo che ci sarebbe stato di nuovo un giorno di partenza. Un giorno in cui tu saresti stato felice di vedermi e un giorno in cui magari la sera mi avresti pensata. Mi aggrappavo sempre a questa stupida idea, come se davvero servisse a cambiare qualcosa. Ma la paura di non rivedere più anche solo quell’unico giorno mi fermava. Mi fermava perché una tua risata riusciva a bloccare il tempo e a farmi dimenticare di tutti i frammenti di cuore che ormai non sarei più riuscita a recuperare. 

Quindi sì, la verità è che mi manchi. 

E mi manchi perché questa sera il cielo è bellissimo e mentre leggo affacciata alla finestra della mia camera riesco a vedere le stelle. 

Probabilmente anche dove sei tu ci sono e chissà magari ti è capitato di guardarle nello stesso momento in cui le ho guardate io. 

E sì, qui è tutto bellissimo, e mi innamoro ogni giorno di un dipinto, di una cattedrale, di una statua. Ogni giorno piango e mi emoziono per quanta bellezza esista intorno a me. Ogni giorno è bellissimo vedere come i miei sogni non siano poi così irraggiungibili e tutto ciò davvero, è bellissimo. 

Ma poi inizio a pensare che vorrei fossi qui con me. E questa idea che non potrai mai esserci, perché tu non potrai mai esserci per me mi distrugge. Mi fa male e mi fa arrancare a volte. Perché io non sono niente, non sono nessuno. Perché io non posso darti niente, se non qualche lettera scarabocchiata e qualche abbraccio di sfuggita. Che bello il cielo stasera, sai penso che piacerebbe molto anche a te. Magari sarebbe una di quelle sere in cui sorridi e sei te stesso, una di quelle ore rare ma che in così poco tempo riescono a ricucirmi il cuore. Ad illuminarmi la giornata. Mi manchi. E qui è tutto bellissimo, ma tu non sei qui con me, quindi infondo non potrà mai essere così bello. Pagherei per avere ogni giorno un giorno 0, un nuovo giorno in cui tu non fingi di essere nessuno ma semplicemente ti lasci andare a ciò che sei, che è così dannatamente bello. E forse se non riuscirò mai a chiudere questa porta è proprio perché vivrò sempre l’attesa di quel giorno zero. Quel giorno in cui è tutto bellissimo, un po’ come te, un po’ come questa città. 


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