Strasburgo, giorno 2, 10 ottobre

Quanto è bella questa città, quanto sono belli i suoi palazzi, le sue case, il suo clima. 
Che giornata ricca di emozioni è stata questa, mi sarebbe piaciuto tornare a casa, lanciarmi sul divano accanto a te e raccontarti ogni secondo di ciò che avevo appena vissuto. E chissà magari ti saresti anche divertito. Oppure mi avresti guardata con quella tua solita espressione e con quel tuo mezzo sorriso che mi scalda sempre il cuore. Che giornata stupenda che è stata. Avrei tanto voluto tornare a casa, sedermi accanto a te a scaldarmi dopo tutto questo freddo. Questo freddo che c'è fuori, che ho dentro. 
Sai cosa? Io e te siamo sbagliati, dannatamente sbagliati, un errore su ogni fronte. Viviamo due vite opposte, due teste opposte, tu che hai tutto e io che ho solo i miei diari e qualche sogno fra le mani. Tu che sei bello, tanto bello, e io che sono solo molto buffa forse. Tu che sai farti ascoltare, e io che invece il mondo preferisco ascoltarlo. Tu che non hai bisogno di nulla, tantomeno di me, e io che non riesco a staccarmi, perché sogno sempre che un giorno potrò forse raccontarti giornate come questa, senza dovermi guardare le spalle. Un giorno in cui forse tornerò infreddolita e non sarò da sola in una stanza d'hotel di dubbio gusto, un giorno in cui aprirò la porta e ti troverò lì, forse stanco, come sempre, a chiedermi senza dirlo un bacio, un abbraccio. 
Ma che magnifico Errore siamo. Che errore assurdo. Quanta fatica costa avere sempre un giorno in più. Quanto male sa fare. 
Quando mi sono alzata in quell'aula, ho solo immaginato che tu fossi lì a guardarmi, a farmi credere che potevo farcela, che alla fine non era così difficile. 
Questo sera fa più freddo, sono già sulla finestra a scrivere e ti giuro, qui è tutto bellissimo. 
Ma perché ogni cosa che faccio ho bisogno di immaginare che tu sia qui? 
Perché? 
Vorrei parlarti con il cuore in mano, ma poi rischierebbe di essere visto, e non posso permetterlo. 
Togli quel broncio, sorridi e scaldami, che fuori fa freddo e dentro, dentro anche. La verità è che mi manchi, e oggi un po' più di ieri. 
E fuori fa freddo, dentro di più. 

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